Oggi la protagonista della nostra rubrica "Imprese nell'emergenza" è Monica Coccoli, Responsabile commerciale e creativo di Calzificio Coccoli. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
Che cosa l’azienda produce in più – o di diverso – rispetto al periodo prima dell’emergenza Covid-19?
Nel periodo dell’emergenza abbiamo cominciato a realizzare per la collettività mascherine filtranti – sia in cotone poliammide che in cotone con doppio strato in TNT –, trattate con idrorepellente in modo che svolgessero anche un’azione a livello ecologico, evitando i problemi di quelle usa e getta. Si tratta di prodotti lavabili e riutilizzabili fino a 20 volte.
In che modo è nata la volontà di effettuare la riconversione e come si è sviluppata concretamente?
L’idea è partita da mio fratello Alessandro, che si occupa di produzione, e dalla presa di coscienza della carenza di mascherine sul mercato, anche parlando con amici medici che ci chiedevano se potessimo realizzarle ricavandole dai tessuti. Abbiamo fatto delle prove dai tubolari, e delle modifiche con spezzoni di tessuto che abbiamo fatto assemblare in laboratorio.
Questa riconversione è di carattere strutturale o solamente transitoria?
In questo momento navighiamo a vista, in base all’evoluzione delle cose. Ci siamo dedicati anche alle necessità dei più piccoli con mascherine divertenti e fantasie, oltre che elastici regolabili. Ne abbiamo realizzate anche su richiesta per aziende, con loghi aziendali. Nei prossimi mesi valuteremo l’evoluzione delle cose per capire quali scelte effettuare.
Può quantificare gli eventuali benefici, derivanti dalla riconversione, in termini di occupazione rispetto a prima dell’emergenza?
Nella produzione delle mascherine sono stati impegnati 4/5 dipendenti, che sono rientrati al lavoro appositamente per seguirne la realizzazione. Viceversa, l’azienda sarebbe stata chiusa, non rientrando nei codici Ateco previsti.
Ha riscontrato collaborazione nel rapporto con i soggetti esterni, a vario titolo coinvolti nella riconversione (enti autorizzatori, sindacati, ecc.)?
Abbiamo trovato degli appoggi soprattutto nel Centro Servizi Impresa (CSC) di Castelgoffredo, che ci ha supportato e con cui ci siamo confrontati. La risposta dei nostri clienti inoltre è stata ottima, e abbiamo ricevuto richieste anche da grosse società.