"Imprese nell'emergenza" è la nostra rubrica dedicata al racconto di come le imprese bresciane hanno affrontato, da leonesse, i difficili mesi appena trascorsi. Oggi è la volta di Copan SpA. Alle domande risponde Marta Piccini, HR Business Partner.
1) Che cosa l’azienda produce in più – o di diverso – rispetto al periodo prima dell’emergenza Covid-19?
Copan, in questo periodo di emergenza, non ha effettuato riconversioni, ma abbiamo avuto un sensibile incremento della produzione, in particolare per quanto riguarda i tamponi per la rilevazione di COVID-19. La domanda è giunta da tutto il mondo, e ha comportato la necessità di un potenziamento di tutti i nostri turni, anche di quelli che già avevamo in essere. Sono stati potenziati quelli della notte e nei weekend; per riuscire a far fronte alla domanda, inoltre, ad agosto non chiuderemo come produzione come facciamo solitamente (per 3 settimane), ma faremo ruotare le persone per dare loro la possibilità di godere del periodo di ferie.
2) In che modo è nata la volontà di effettuare l’aumento della produzione e come si è sviluppata concretamente?
L’aumento della produzione, come già anticipato, è stato dettato da un forte aumento della domanda locale, nazionale e mondiale.
3) Questa riconversione è di carattere strutturale o solamente transitoria?
I ritmi restano elevatissimi, probabilmente fino al medio periodo andremo avanti con questa intensità: non si vedono per ora discese nella richiesta di tamponi, e questo ha portato anche un importante impatto in termini occupazionali. In realtà riteniamo che l’esperienza Covid aiuterà a riconoscere il valore della prevenzione e quindi darà valore alle attività che propedeutiche per questo obiettivo.
4) Può quantificare gli eventuali benefici in termini di occupazione rispetto a prima dell’emergenza?
Abbiamo assunto più di un centinaio persone per far fronte a questa emergenza: a gennaio avevamo un organico di circa 700 persone, oggi siamo più di 800 solo in Italia. Sebbene con numeri diversi, anche i nostri siti esteri (Cina, California, Porto Rico) registrano incrementi di personale.
5) Ha riscontrato collaborazione nel rapporto con i soggetti esterni, a vario titolo coinvolti nella riconversione (enti autorizzatori, sindacati, ecc.)?
Abbiamo dialogato molto con la Protezione Civile e il giudizio è sicuramente positivo, seppure in una situazione molto complessa per tutti. Voglio, inoltre, sottolineare che abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze del personale di produzione offendo da subito un bonus per baby-sitter e premialità varie; per gli impiegati, inoltre, abbiamo valorizzato lo Smart Working anche come strumento di ausilio per i dipendenti con figli a casa.