Continua la nostra rubrica "Imprese nell'emergenza": alle nostre domande risponde oggi Ester Galli, Amministratore Delegato di Reti Gritti SpA.
1) Che cosa l’azienda produce in più – o di diverso – rispetto al periodo prima dell’emergenza Covid-19?
Abbiamo iniziato a produrre mascherine per uso interno già a fine febbraio, per tutelare i nostri collaboratori. Per farlo abbiamo convertito una parte di impianti solitamente destinata ai materassi, poi via via dall’uso interno ci siamo rivolti anche alla vendita verso il mercato esterno.
Abbiamo optato per cercare di dare una mano al territorio e collaborare con altre aziende, puntando a migliorare gli aspetti tecnici e produttivi, oltre alla qualità dei prodotti. Oltre a questo, una parte di prodotti che già facevamo sono stati destinati a gestire centri di emergenza non solo in Italia, ma anche all’estero. Infine abbiamo brevettato e prodotto un distributore di gel igienizzante azionabile a pedale, per evitare il contatto con la mano.
2) In che modo è nata la volontà di effettuare la riconversione e come si è sviluppata concretamente?
Inizialmente la volontà era legata alla tutela dei nostri collaboratori, poi anche clienti e fornitori hanno cominciato a manifestare interesse per quanto facevamo, e abbiamo così deciso di espandere tale attività.
3) Questa riconversione è di carattere strutturale o solamente transitoria?
Le mascherine, che rispettano in pieno la normativa, rappresentano una riconversione di tipo strutturale: oltre alla conversione degli impianti abbiamo fatto importanti investimenti acquistando macchinari specifici. Per i dispenser valuteremo invece in base alla domanda del mercato.
4) Può quantificare gli eventuali benefici, derivanti dalla riconversione, in termini di occupazione rispetto a prima dell’emergenza?
Sicuramente avere prodotto le mascherine ci ha permesso di poter tenere attivo almeno un reparto per sopperire alle richieste del mercato; viceversa avremmo chiuso anche quello. In totale è stata impegnata una quindicina di persone.
5) Ha riscontrato collaborazione nel rapporto con i soggetti esterni, a vario titolo coinvolti nella riconversione (enti autorizzatori, sindacati, ecc.)?
Non abbiamo trovato particolari difficoltà: gli enti con cui siamo entrati in contatto si sono dimostrati collaborativi nel dare indicazioni e non abbiamo trovato davanti a noi dei muri. In questa fase c’è stata massima collaborazione.