Confindustria Brescia e Cgil, Cisl e Uil provinciali hanno sottoscritto nel pomeriggio del 1°dicembre, l’accordo territoriale per facilitare l’accesso al Fondo Nuove Competenze, recentemente rifinanziato con un miliardo di euro.
Alla sigla, avvenuta nella sede di Confindustria Brescia, sono intervenuti Roberto Zini (Vice Presidente Confindustria Brescia con delega a Welfare e Relazioni Industriali) e per i sindacati provinciali Flavio Squassina (Segretario CGIL), Paolo Reboni (Segretario CISL) e Giuliano Rabba (in rappresentanza della Segreteria UIL).
L’intesa consente, in particolare, di accompagnare le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi in risposta alle transizioni ecologiche e digitali, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove e maggiori competenze professionali.
Le aziende del territorio potranno sottoscrivere, entro il prossimo 31 dicembre 2022, gli accordi necessari per destinare parte dell’orario di lavoro, per un minimo di 40 ore e fino a un massimo di 200 ore per dipendente, ad azioni di formazione, beneficiando dei contributi previsti dal Fondo che rimborsa gli oneri retributivi riguardo le ore dedicate alla formazione e i relativi contributi previdenziali e assistenziali. I lavoratori che parteciperanno a tali percorsi formativi non avranno nessuna conseguenza sulla retribuzione spettante, diretta e indiretta, né sugli aspetti contributivi e previdenziali.
Sul piano operativo è stato convenuto che la condivisione degli accordi, per le aziende prive di rappresentanza sindacale interna, avverrà nell’ambito della Commissione per la formazione di Confindustria Brescia e Cgil, Cisl, Uil provinciali, già attiva per la formazione finanziata da Fondimpresa.
In merito, Confindustria Brescia e Cgil, Cisl e Uil provinciali hanno espresso “soddisfazione per l’intesa raggiunta, che conferma l’impegno strategico delle parti sociali sul nostro territorio per la promozione e realizzazione di azioni formative di qualità. Si rinnova la possibilità di contribuire concretamente alla diffusione della formazione continua all’interno delle aziende, con l’obiettivo di accompagnare la crescita e lo sviluppo di nuove figure professionali. La transizione digitale e quella ecologica richiedono un continuo aggiornamento nei processi produttivi e rappresentano una sfida per imprese e lavoratori. Nuove tecnologie, nuovi obiettivi e nuovi scenari richiedono nuove competenze specialistiche che affianchino alle tradizionali riconosciute abilità manuali anche imprescindibili competenze tecnologiche e digitali”.
Nella fotografia allegata la sigla dell’accordo. Da sinistra: Roberto Zini, Flavio Squassina, Giuliano Rabba e Paolo Reboni.