Si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 13 aprile, nella Sala Beretta di Confindustria Brescia, il quarto appuntamento della PMI Academy, serie di eventi promossa dalla Piccola Industria e dedicata al confronto tra imprenditori su tematiche di attualità e strumenti di business.
All’appuntamento – dedicato a “La Sostenibilità Sociale attraverso le Società Benefit e le BCorp” e moderato da Giovanni Spatti (Coordinatore Zona Vallecamonica Confindustria Brescia) – sono intervenuti Marco Capitanio (Presidente PI Confindustria Brescia), Anna Tripoli (Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Brescia), Nicoletta Alessi Anghini (Presidente e fondatrice Goodpoint), Katia Abondio (Ad Fedabo), Gianluca Mazza (Ad Feelera) e Marco De Paolis (avvocato).
L'evento si è inserito in un ciclo più ampio di iniziative organizzate da Confindustria Brescia sul tema della sostenibilità, che ha avuto come sua prima tappa il webinar tecnico "Il modello della Società Benefit", tenutosi lo scorso 4 aprile e organizzato dall'Area Sviluppo d'Impresa, Economia e Innovazione - Fiscale e Societario.
“Con la PMI Academy vogliamo dare informazioni tecniche, ma anche offrire casi pratici alle imprese – ha commentato Marco Capitanio, Presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia –. Le Società Benefit rientrano nel più ampio discorso della sostenibilità, che ci coinvolge a 360 gradi. Oggi la sostenibilità può essere vista come un’opportunità, garantendo un appeal sempre maggiore sui mercati, ma nel futuro sarà una necessità: dobbiamo metterci in cammino, vale per tutti, anche per le PMI.”
“In Italia la sostenibilità fa già parte di una certa cultura d’impresa – ha aggiunto Nicoletta Alessi Anghini, Presidente e fondatrice Goodpoint –; le Società Benefit orientano la loro produzione verso l’obiettivo di realizzare un valore positivo, integrando lo scopo di lucro e lo scopo d’impatto. Tutte le società di capitali possono diventare tali con una semplice modifica statutaria, ma per farlo serve una visione identitaria d’insieme. Le BCorp sono un ulteriore passo avanti, perché implicano una certificazione internazionale di matrice USA da parte di un ente terzo, attraverso il raggiungimento di obiettivi significativi. Negli ultimi sei mesi c’è stata una forte accelerazione: sulle 2.000 BCorp totali al mondo, 1,000 sono in Europa e 140 in Italia.”
Tra i casi aziendali in provincia di Brescia, sono stati illustrati gli esempi di Fedabo, nata nel 1999, e della startup Feelera, rispettivamente attivi nella consulenza per aziende sull’ottimizzazione dei costi energetici e nell’utilizzo del digitale per mettere in contatto realtà orientate alla circolarità.
“Ciò che conta è compiere il percorso verso la certificazione BCorp quando si è già adottato all’interno della propria struttura quegli strumenti che garantiscano la produzione dell’impatto positivo – la riflessione dell’avvocato Marco De Paolis –: penso, ad esempio, a regolamenti di procedure trasparenti e all’adozione di un piano industriale modellato su obiettivi sostenibili e misurabili.”
“La sfida più grande che abbiamo di fronte è quella di far entrare nell’ottica che questo modello organizzativo di governance è in realtà un’opportunità per l’azienda – ha chiuso Anna Tripoli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia –, sia sociale che economica. Come Giovani Imprenditori abbiamo organizzato delle visite apposite a società di questo tipo, per comprendere in modo diretto le azioni messe in campo.”