Il Liceo Internazionale per l’Impresa Guido Carli di Brescia compie 10 anni. Un decennio in cui la scuola paritaria, avviata da Confindustria Brescia e gestita dalla Fondazione A.I.B., non ha mai smesso di coltivare e rafforzare la sua mission: consentire a ragazzi e ragazze capaci, meritevoli e motivati di avere accesso a una istruzione di elevato livello, trampolino di lancio per diventare "leader del proprio futuro".
Fondato nel 2011, realtà d'eccellenza nel campo della formazione scolastica, il Liceo si distingue per l’innovazione sia a livello didattico-metodologico che organizzativo-gestionale.
Sin dagli esordi, il Liceo Carli ha deciso di configurarsi in modo “disruptive”, applicando scelte non convenzionali, come - fra i primi in Italia - i percorsi di formazione quadriennali.
Con la lingua inglese come lingua veicolare per diverse discipline curriculari – in una visione internazionale caratteristica del Carli – il Liceo ha in questi dieci anni costantemente aggiornato e attualizzato la propria didattica, perché fosse collegata all’evoluzione sociale e del mercato.
Punti fermi sono stati un approccio laboratoriale ed interattivo, l'attenzione per lo sviluppo delle competenze trasversali (imprenditività, leadership, problem solving e capacità di lavorare in gruppo), l’apprendimento linguistico potenziato e certificato, la sinergia con realtà le industriali e professionali e un team di docenti-coach coeso, motivato e preparato.
"Andiamo a celebrare questo anniversario con la soddisfazione di aver creato un'eccellenza – dichiara Loretta Forelli, Presidente di Fondazione A.I.B. – Questa è una scuola moderna, dinamica e al passo con in tempi, nella quale le sperimentazioni sono costanti: è così che funziona nel mondo del lavoro e dell'impresa. Aprire la mente, stimolare la curiosità in ogni direzione, insegnare ai ragazzi a trovare le risposte ai problemi e, se non ci sono, mettere all'opera la loro creatività e competenza per inventarle, sono i nostri obiettivi per aiutarli a costruire un solido futuro.
La mia riconoscenza va a coloro che mi hanno preceduto e hanno dato il loro contributo alla crescita del Liceo e desidero ringraziare di cuore i molti imprenditori che ci hanno supportato. Grazie a loro sono state davvero molte le borse di studio che hanno consentito, e consentono tutt’oggi, l’accesso a tutti gli studenti meritevoli che hanno scelto il nostro liceo per costruire il loro futuro”.
“Con il Carli, portiamo avanti un progetto di istruzione liceale che coniughi l’impianto teorico disciplinare statale con la massima esposizione possibile all’attualità, alla creatività, al pensiero critico, inter e multi disciplinare. Nei prossimi anni, il Carli si orienterà in modo deciso verso una impronta STEM, senza perdere profondità e completezza nelle competenze umanistiche e espressive: il nostro scientifico di scienze applicate quinquennale avrà una ancora più forte curvatura tecnica e tecnologica e il nostro socio economico quadriennale approfondirà le tematiche della sostenibilità ambientale”, dichiara Elisa Torchiani, Vice Presidente di Confindustria Brescia con delega all’Education.
"La proposta del Liceo Carli è vincente, lo attestano i dati: quest’anno abbiamo 148 studenti, 21 borsisti, le iscrizioni al primo anno sono raddoppiate negli ultimi due anni. La totalità dei nostri diplomati prosegue gli studi, il 21% sceglie di iscriversi all’estero. Non è poco e sarà ancora di più nei prossimi anni grazie agli sviluppi strategici definiti dalla governance della Fondazione e grazie al costante sostegno di Confindustria Brescia” ha commentato Cinzia Pollio, Direttore di Fondazione AIB.
"L'offerta formativa che oggi possiamo proporre è frutto di un'idea di scuola che mette al centro lo studente e il suo futuro, che mira a sviluppare le sue capacità, le sue ambizioni e l'intraprendenza. Il nostro obiettivo è di istruire e aiutare a crescere i nostri studenti affinché diventino non solo persone mature e competenti, ma anche membri attivi della comunità", spiega il preside del Liceo internazionale per l'impresa Guido Carli, Andrea Bernesco Làvore.